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DigitaleCom’è cambiata la comunicazione (politica e non solo) in UE con la pandemia

15/11/2021
La multimedialità ha accompagnato i cittadini europei in questi due anni di pandemia. Un’analisi dei diversi modi di comunicare, anche politici e istituzionali, soprattutto in Italia, Francia e Belgio

Stando a quanto afferma lo storico israeliano Yuval Noah Harari sul Financial Times, “le decisioni che prenderemo durante la pandemia di coronavirus determinano i cambiamenti delle nostre società anche quando supereremo la malattia. Bisogna quindi stare molto attenti alle conseguenze”. Aggiunge anche “in questi tempi di crisi, abbiamo da fare due scelte: la prima è tra sorveglianza totalitaria e responsabilizzazione dei singoli. La seconda è tra isolazionismo e solidarietà globale”.

Il legislatore europeo è molto attento a garantire un ambiente online sicuro ed equilibrato: il Digital Service Act2, per esempio, è volto ad assicurare la creazione di un mercato unico dei servizi digitali. La tecnologia nel corso di questa nuova evoluzione digitale iniziata nel 2020 si è adeguata alle necessità dei cittadini europei, aiutando la collettività sotto ogni punto di vista, soprattutto per quanto riguarda il concetto di solidarietà e socialità: due principi spesso sentiti, ma che si sono dimostrati sempre più rilevanti durante questi due anni di emergenza.

Anche la comunicazione si è trasformata in “comunicazione dell’emergenza”, un cambiamento che non è sicuramente limitato a questo momento storico e ha posto le basi per nuove abitudini tecnologiche europee. Ormai la piazza digitale ha quasi totalmente sostituito gli ambienti di ritrovo dapprima comuni. Le manifestazioni fisiche hanno lasciato spazio a post (spesso d’odio) su Facebook; il confronto faccia a faccia ha fatto posto alle videochiamate; anche gli attori politici hanno percepito la necessità di rimanere al passo con il progresso nei seminari e nelle interviste digitali o utilizzando i Social network sempre maggiormente.

In questa ricerca di Angelica Vanicore viene analizzato come la multimedialità ha accompagnato i cittadini europei in questo periodo di pandemia a partire dal marzo 2020, quali mezzi di comunicazione si sono messi a servizio e come la comunicazione politica sia cambiata insieme alla società. All’interno di questo elaborato viene analizzato il concetto di multimedialità, come questa stia continuativamente acquisendo maggiore rilevanza per gli individui nella vita di tutti i giorni e l’importanza sempre più crescente di renderla accessibile a tutti i cittadini. A seguire viene approfondito il modo in cui è cambiato l’utilizzo della tecnologia da parte delle masse, valutando in particolare ciò che è accaduto in Italia, Francia e Belgio. L’avanzamento delle nuove tecnologie ha visto un mutamento anche nel modo di fare politica ed è per questo che vengono presentati i nuovi mezzi di comunicazione di massa e le nuove piattaforme, le quali permettono un rapporto assiduo tra istituzioni e popolo; esaminando specificamente quanto avvenuto nei tre Paesi sopra citati. Questa relazione sempre in divenire viene analizzata nel capitolo 4, che presenta il legame sussistente tra attore politico ed elettore. Nel Capitolo 5 vengono esposti i nuovi modi di comunicare da parte delle istituzioni e l’ascolto che queste dovrebbero effettuare nei confronti della collettività.

Multimedialità_in_questo_momento_di_pandemia_come_e_cambiata_lacomunicazionepoliticainUE 1121

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