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Public diplomacyLa pace tra i popoli nella cooperazione strategica dell’Europa con il Libano

09/10/2023
L’Unione Europea sostiene il Libano, secondo le politiche di Vicinato, ma la situazione del Paese mediterraneo è critica, tanto da richiedere nuovi stanziamenti per aiuti umanitari

Questa relazione è stata redatta in seguito a un reportage dell’autrice, la giornalista Chiara Giannini, realizzato in Libano tra marzo e aprile 2023. Analizza nel dettaglio la situazione geopolitica del Paese, la povertà causata dal default economico, l’impegno del contingente internazionale della missione Unifil e i progetti europei volti ad aiutare, con la cooperazione, una terra che si affaccia sul Mediterraneo e dalla quale, oggi, si rischia la partenza di numerosi migranti a causa delle condizioni economiche.

La situazione non si può dire migliorata. L’Unione Europea ha sostenuto e sostiene il Libano secondo le politiche europee di vicinato (European Neighbourhood policy) e le varie modalità sono declinate nella relazione. Stante l’incertezza politica che pesa sui processi di rinnovamento e ricostruzione, la Ue ha stanziato ancora nuovi investimenti. Nel corso di una visita nel Libano a marzo 2023, il commissario per la Gestione della crisi, Janez Lenarčič, ha annunciato uno stanziamento di 60 milioni in aiuti umanitari a sostegno della popolazione più vulnerabile, compresi i rifugiati provenienti dalla Siria.

Si stima che le persone in stato di bisogno nel territorio libanese siano attualmente 4 milioni. Fonti UE ritengono che l’80% della popolazione del Libano viva in povertà e il 36% sia sotto la soglia di estrema povertà (2,15 $/die), mentre il 90% dei rifugiati siriani non riescono a coprire i loro bisogni essenziali. Questo pacchetto prevede sostegno nell’alimentazione di base, distribuzione di contante, servizi educativi e sanitari. Una parte della somma andrà in capitoli per la preparazione a disastri o emergenze.

Anche l’Italia sostiene il Libano tramite l’attività della Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), nel campo dell’ambiente e per i settori denominati in acronimo “Wash” (acqua, servizi sanitari e igiene). Sono previsti interventi anche nella protezione sociale, sui mezzi di sussistenza e il gender. La tradizione culturale italiana ha fatto sì che particolare attenzione sia rivolta al patrimonio storico del Libano: obiettivo, insieme ai francesi, è la cura dei monumenti di Tripoli, Biblos, Baalbek, Sidone e Tiro. Grazie al supporto Unesco, la cooperazione italiana è di supporto anche nel sito naturalistico della Val Kadisha con progetti di restauro di affreschi delle chiese rupestri, di restauro e messa in sicurezza di sentieri, nonché nel centro storico di Beirut per la riabilitazione del Museo Sursok gravemente danneggiato dall’esplosione del porto di Beirut dell’agosto 2020.
LA PACE TRA I POPOLI NELLA COOPERAZIONE STRATEGICA DELL’UE CON IL LIBANO

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